«Aspetto le sue telefonate con ansia.. controllo il cellulare 100 volte. Ma lui chiama quando gli pare». «Ho paura che si stanchi di me e quindi cerco di fare quello che gli piace, senza pensare mai a cosa piace a me»…. «Le mie amiche mi dicono che sono la sua ruota di scorta…» «Ho rinunciato ai miei bisogni e a me stessa per accontentarlo…». «Mi illudevo che il mio amore l’avrebbe cambiato: ho fatto davvero di tutto per lui e adesso mi trovo a mani vuote». «Lui dice: se ti avessi conosciuta prima… ma continua a tenere me come amante, senza pensarci nemmeno a lasciare la sua famiglia. E io sono sempre li, pronta a tutto per stare con lui».

Ci sono donne che si annientano per un uomo. Buttano se stesse, la loro felicità e i loro desideri da una finestra, poi si girano verso l’amato e con il sorriso stampato sul volto gli dicono: «Eccomi amore, sono qui, fai ciò che vuoi». È lo zerbinaggio affettivo, una situazione che non coinvolge solo le donne più deboli, fragili. No, le donne che elemosinano amore dagli uomini tante volte sono professioniste di successo, donne intelligenti, capaci. Che però con il partner cambiano ruolo: si adattano ad essere considerate meno di niente. Si trasformano in degli accessori, si travestono da “zerbini” e si fanno calpestare in nome dell’amore.

La dipendenza affettiva è una delle prime cause di infelicità femminile: una infelicità che tante volte le donne non vogliono abbandonare. Anche quelle più libere e indipendenti. Ma l’attaccamento eccessivo non è il “grande amore”. E’ solo una triste rinuncia a se stesse. E’ fame mai placata di qualcosa che manca: l’incontro con la propria anima.

I vuoti interiori però non saranno mai colmati dagli amori che lasciano la carne a brandelli, che tolgono il respiro e graffiano i sentimenti. Perché solo l’incontro con l’anima, con la propria forza interiore, fa nascere se stesse come donne capaci di dare ma anche di chiedere rispetto, attenzione. L’incontro con l’anima trasforma la dipendenza d’amore in forza d’amare…

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