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Una delle più accreditate ipotesi esplicative delle differenze connesse al genere fa risalire questa specificità ai processi di socializzazione dai quali deriva la formazione dei ruoli sessuali e la differenza sessuale.

Sebbene la capacità di esprimere le emozioni primarie sia innata ed uguale sono le diverse dinamiche interpersonali specifiche di ogni gruppo culturale , le loro aspettative sociali ed affettive che formano le identità di genere e le conseguenti differenti modalità di gestire l’emotività.

In questo modello è l’esperienza di crescere come maschi o come femmine che promuove o inibisce lo sviluppo delle particolari caratteristiche collegate al genere.

Il sesso specifico del bambino attiva nei genitori delle aspettative legate alle credenze socialmente condivise circa l’essere maschio o essere femmina in un processo circolare che trasforma le caratteristiche di base del bambino in quelle di genere.

Le norme della virilità e della femminilità sono comunicate ai bambini dai genitori e da altri adulti sullo sfondo delle norme sociali e delle istituzioni vigenti. E’ all’interno di ogni specifica famiglia che il bambino “vede comun azioni” che gli permettono di rappresentare il genere; i genitori, primo medium di trasmissione culturale, a loro volta influenzati dalle proprie famiglie di origine, esercitano influenze nel promuovere o negare alcune emozioni nei figli, relazionandosi con loro in modo diverso a secondo del loro sesso.

Le differenze di genere sono evocate, create, mantenute e trasformate giorno per giorno nell’ interazioni tra i membri della famiglia.

L’idea della mascolinità si fonda su una repressione degli aspetti femminili, crescere richiede separazione ed autosufficienza,valore convalidato come indicatore di forza. così si apre la strada a sentimenti di vergogna per le proprie caratteristiche tipicamente umane e imparano ben presto a nascondere il loro avere bisogno degli altri , non guardano al loro mondo interiore perche nessuno trasmette la curiosità di esplorarlo. Il maschio ha una spinta più radicale a separarsi dall’attaccamento materno .

Al contrario dei maschi le femmine hanno maggiori possibilità di ricevere dai genitori il messaggio che lo sviluppo richiede interdipendenza e che le emozioni che esprimono il bisogno sono legittime , poiché mantengono nel tempo l’identificazione con la madre riceveranno da questa un rafforzamento della loro capcità empatica.

In sintesi mentre l’identità di genere maschile è minacciata dall’intimità (il maschio essendo definito attraverso la separazione) quella femminile lo è dalla separazione (la femminilità essendo definita attraverso l’attaccamento,la simbiosi)

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